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Ebitemp, best practice a livello europeo

La World Employment Confederation-Europe, la divisione europea della Confederazione Internazionale dei datori di lavoro del Settore privato, e UNI-Europa, Federazione Sindacale Europea – Le Parti Sociali dell’UE per il Settore del lavoro in somministrazione – il 1 dicembre scorso hanno presentato i risultati di un Progetto Europeo finalizzato alla promozione e applicazione delle raccomandazioni dell’UE in materia di innovazione sociale, con particolare attenzione ai temi della formazione, delle migliori condizioni di lavoro e della protezione sociale.

Al Progetto ha aderito Ebitemp, che è stata considerata come una delle 15 best practices nell’ambito della protezione sociale  a livello Europeo, applicate nel Settore del lavoro interinale. Il Progetto ha visto diverse sessioni e in data 1 e 3 settembre 2020 si è tenuto il primo seminario in  Workshop dal titolo:  “ WEC/ Social Innovation in the temporary agency work industry ” nel quale  la Vice Presidente di Ebitemp Lucia Anile ha presentato lo stato dell’arte della bilateralità del nostro Settore, illustrando attraverso delle slide le finalità e il ruolo nella sua funzione, come è strutturato l’Ente e le prestazioni che eroga.

La Presentazione è stata colta con molto interesse, in quanto il nostro sistema di welfare contrattuale con le prestazioni erogate risulta decisamente innovativo e più rispondente ai bisogni dei lavoratori e delle imprese.

Come da Programma, Martedì 1 dicembre 2020 si è tenuta la Conferenza web Europea, dove a seguito dei seminari tenutesi nel corso del 2019/2020, sono stati presentati i risultati del Progetto. Nell’illustrare le 15 diverse esperienze a livello europeo nel dialogo sociale, ci si è posti  l’obiettivo di sensibilizzare politici e istituzioni alle raccomandazioni UE per ciò che concerne formazione, migliori condizioni di lavoro e protezione sociale.

Oltre a promuovere il dialogo sociale, la World Employment Confederation-Europe e UNI-Europa hanno sottolineato l’importanza di facilitare l’accesso ai finanziamenti nazionali e europei, nonché di utilizzare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie come l’automazione, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale.

Bettina Schaller, Presidente della World Employment Confederation-Europe, ha affermato che “Il settore del lavoro in somministrazione guida da molti anni l’innovazione attraverso il dialogo sociale. Crediamo che questo settore possa essere di ispirazione per la creazione di soluzione innovative, che possano conciliare la necessità di un lavoro flessibile e l’esigenza di proteggere i diritti dei lavoratori e le loro condizioni di lavoro”.

Concludendo, Oliver Roethig, Segretario Regionale di UNI-Europa, ha puntualizzato che: “La ricerca di innovative forme di protezione sociale è diventata ancora più importante e rilevante nel contesto della pandemia Covid-19. Le pratiche messe in atto dalle Parti Sociali durante la crisi hanno contribuito ad aumentare la resilienza del mercato del lavoro, permettendo di proteggere i lavoratori, salvaguardando il lavoro e le imprese, al fine di preparare il terreno per la futura ripresa economica e sociale”.

 

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